CAMMINARE IN QUARESIMA …

CONTRO IL DEMONE DELL’IRA.
ASCOLTIAMO EVAGRIO PONTICO:
                 Contro il pensiero dell’ira che incrina e distrugge la pazienzae ci propone atti di stoltezza, il cui impulso viene dalla brama di beni; Al suo posto si sarebbe dovuto rianimare la mitezza: “L’uomo magnanimo abbonda di prudenza, il pusillanime è enormemente stolto” (Pr 14,29).
L’ira è una passione furibonda, che con facilità fa uscire di mente quelli che afferra, inferocisce l’anima e fa evitare ogni compagnia. Un forte vento non farà oscillare una torre: così l’ira no si impadronirà di un’ animo mite. La mitezza dell’uomo è ricordata presso Dio, ed un’anima non soggetta all’ira diventa tempio dello Spirito Santo.
COME COMBATTERLI:
        L’ira, o collera o rabbia, è quella passione che nasce dal cuore  “come bollore improvviso”, a volte l’ira ci fa uscire in imprecazioni  e maledizioni, anche se dopo poi possiamo pentirci di tale atteggiamento insolito.
Può essere un vizio quando dipendiamo da essa e ci facciamo travolgere dalla rabbia, per sfogare la propria tensione interiore, è il piacere dell’orgoglio che vuol vendicarsi di qualcosa di chi ci umilia, è un desiderio ardente di fare del male a chi ci ha ferito, se non abbiamo un equilibrato controllo di se stesso, l’ira potrebbe far perdere addirittura il lume della ragione, è una bestia feroce.
Nella bibbia si parla di una positiva, cioè quella che si esprime per zelo, è la reazione che avviene intorno a se quando subisce, come Gesù nel tempio(Mc. 11,15-17) o nel profeta Isaia(Is. 5,22-23), quella negativa,quando diventa una presenza costante e ha desideri di disprezzo, di sospetti, fino a fare esplodere violenza (Mt. 5, 21-22), come san Paolo alla lettera agli Efesini, come l’ira nella vita quotidiana, come l’ira della follia di un’istante, o quella uno contro l’altro, queste esplosioni sono proporzionate alle nostre delusioni e quelle che più fanno male sono quelle a cui vogliamo bene e daremo qualsiasi cosa, difficilmente l’ira ci fa essere sereni e obbiettivi verso gli altri, specialmente quando già siamo stati più volte misericordiosi perdonando ogni volta, ma l’ira può essere anche contro se stessi, contro Dio, in famiglia, o quando vogliamo essere precipitosi, questi atteggiamenti ci possono portare il luoghi sconosciuti, ci crea indifferenza, verso gli altri e verso le cose del cielo, e ci fa chiudere nel nostro mondo che ci creiamo, come rimediare per cercare di evitare tutto questo, tanti ne sono i consigli, come ad “allenarsi a sopportare le tribolazioni, offese” e altro, che ci porterà a vivere ad una mitezza e umiltà del cuore, distendersi con la “musica sacra”, prendere le “distanze”, se un atteggiamento mi da fastidio mi allontano, “perdonarsi  e perdonare sempre”, a non camuffarla, nella “vita di grazia” facciamo uso frequento dei sacramenti e della preghiera confidando nel Signore che ci illumina e ci consiglia.

PREGHIERA

Insegnami, Signore, a verificare il mio animo e liberarmi  dai cattivi sentimenti di ira, di condanna facile e di violenza che nascondo nel cuore. Insegnami quello che hai insegnato ai Santi ad entrare in simpatia con i peccatori e pregare per essi, aiutami a vivere sull’esempio del miracolo di san Francesco, del Lupo di Gubbio, ammansito, con la forza dell’amore che rinnova e costruisce. Amen.

Il Signore ti dia pace e gioia!


Continuiamo a conoscere il significato dei peccati capitali …. siamo al “i Sette Peccati Capitali – 04”


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