Ci amò fino alla fine.

SIGNORE DA CHI ANDREMO?
Ci amò fino alla fine, non c’è amore più grande che dare la propria vita per gli altri.

Solo l’amore crea

(S. Massimiliano M. Kolbe)

In questo periodo siamo tutti sulla stessa barca, come ci ricordava Papa Francesco, con le stesse paure, con le ansie e preoccupazioni, ma chi confida nel Signore è sereno come “bimbo svezzato nelle braccia della madre“,

è proprio vero, ci preoccupiamo dell’immagine di noi stessi, del nostro fare, del nostro apparire, del nostro sapersi applaudire e farsi applaudire, “dobbiamo essere i migliori”, dobbiamo far valere la nostra importanza per far capire chi siamo, e le nostre bravure, ed ecco la presunzione dell’Ego, il potere di saper dominare e governare con la propria sapienza e capacità, ma siamo sicuri che sia questo ciò che ci dice il Signore attraverso la sua parola fonte di salvezza e di amore gratuito per se e per i fratelli?

L’avidità, l’aggressività, il voler dominare, il saper agire senza consiglio perchè la salvezza e nelle mie mani, nella mia sapienza, nella mia intelligenza, ma come ci illudiamo con noi stessi, non abbiamo l’umiltà della Parola di Dio in noi anche se la leggiamo e meditiamo, ma senza metterla in pratica se non per altri scopi, quanta povertà nel nostro essere!

Chissà se c’è Dio o spazio per lui, magari intralcia i nostri modi di fare e di agire?

Anche se lo preghiamo, lo adoriamo, ma senza viverlo o praticarlo, ma chi vince è il mio orgoglio, la mia superbia e nessuno mi fermerà, solo quando cadiamo nella paura, nella impotenza, ad esempio il Corona virus di questo tempo, che ci annienta ci terrorizza, allora ci rendiamo conto che abbiamo fallito, siamo impotenti, o si cresce nella prepotenza o nella umiltà e ci si fida di Dio, in questi casi ci ricordiamo che realmente esiste un Dio, lo invochiamo, lo supplichiamo, ma poi ritorniamo avidi ed egoisti, forse anche peggio di prima, mi domando:

è la conversione? e Dio? le sue opere in noi? Degli altri o della nostra?

Cosa mi interessa di più, cosa conta di più, sono capace di rinunziare per amare e farmi amare? Sono capace di perdere per guadagnare la vita, la felicità, o devo vincere per forza con la mia testardagine, la mia durezza, con la mia prepotenza, la mia superbia?

Poi diciamo al Signore non t’importa di noi? Ci Diceva papa Francesco.

Nella tempesta delle acque, allora per chi è morto il Signore è perchè lo avrà fatto è per chi?

I miracoli li vogliamo, a volte anche subito e a piacer nostro, ma la gratitudine?

Quanta falsità e ipocrisia nel nostro fare, nel nostro essere, vogliamo creare fraternità ma siamo divisi, vogliamo amarci ma a modo nostro, vogliamo dedicarci agli altri ma come ci dice la nostra sapienza, usiamo carità e gentilezza a chi possiamo trarre interessi o si compiace, non abbiamo fede, non abbia la logica di Dio, abbiamo paura di perdere.

Stiamo per concludere questa quaresima un po particolare , diversa dal solito, sofferta, delusa, ma potrebbe essere un motivo di crescita, un motivo per fermare la nostra corsa, un periodo di riflessione, spesso corriamo a questa folle ricerca del’io, credermi che io posso governare il mondo e grazie a me che esiste il bene, che fallimento pensare in questo mondo è molto di più viverlo in questo modo, che purtroppo non e facile accettarselo che si è così!

Ci illumini lo Spirito Santo in questo Santo Triduo, dove passa tutta la nostra redenzione, dove possiamo chiedere per amore la conversione dei peccati che verranno inchiodati su quella croce, per noi, in maniera gratuita, offerto per noi senza tirarsi indietro,

Invochiamo lo Spirito allora a fare irruzione nel nostro corpo misero, se veramente lo desideriamo! Amen.

/ 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da vitaconsacratafrancescan

Simpatico, amante della gioia, innamorato dei santi, disponibile e accogliente