La preghiera Liturgica della Chiesa Cattolica
LA LITURGIA DELLE ORE È ANTICA QUANTO LA CHIESA.
Per pregarla bene è conoscere il suo graduale processo di formazione nei secoli può essere interessanti avere qualche sintesi dalle suo origini.
Iniziamo dalle origini con una breve sintesi. (Al termine di questo percorso manderò il file completo)
Già nell’Antico Testamento notiamo che già il popolo d’Israele aveva dei tempi stabiliti per la preghiera (Dan 6,10.23; Sal 54,1 8 ) in connessione col sacrificio che si faceva nel tempio di Gerusalemme (Dan 9, 20-21; Esd 9, 46).
Vediamo poi che Gesù stesso, educato da Maria all’osservanza delle preghiere del popolo d’Israele, in ogni sua azione derivava dalla preghiera. Nei Evangelisti ci ricordano che egli si ritirava spesso nel deserto o sul monte a pregare (Mc 1, 35; 6, 46).
Gesù il vero Maestro ha ordinato anche a noi di fare ciò che egli stesso ha fatto: «pregate» incessantemente, «domandate» con umiltà, «chiedete» come figli, «nel mio nome». Volle che pregassimo sempre, senza stancarci, il nostro stile di vita come una preghiera incessante (Lc 18,1; 1 Ts 5,17).
Gli Apostoli, ad esempio non solo continuarono a richiamare il comando del Signore sulla preghiera continua (Rom 8,15.26), ma insistono sulla sua grande efficacia della preghiera per la santificazione, (1 Tm 4,5).
Sull’esempio di Gesù e degli Apostoli. Quindi ben preso la Chiesa primitiva si organizzò la propria vita di preghiera dando dei tempi determinati alla preghiera comune e poi nel tempo anche personale.
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Proprio come una preghiera «oraria».
Possiamo dire che sia la tradizione romana che giudaica divideva la sua giornata secondo alcuni punti di riferimento. I Romani, ad esempio dividevano il giorno in quattro «ore» dal sorgere del sole e la notte in «vigilie».
I cristiani, invece facendo riferimento a queste ore che poi erano anche il loro «orologio», – infatti per i contadini ad esempio nei tempi un pò dietro a noi sapevano secondo il sole l’ora del giorno – , santificarono dapprima le ore del giorno, soprattutto ad opera dei monaci e degli asceti, con le loro grandi ma bellissime liturgie, anche quelle della notte.
Un altra curiosità alla sera, nelle case si accendeva la lucerna, si sentiva il bisogno di dovere ringraziare il Signore per il beneficio della luce e dei frutti del giorno. Questo rito del «lucernale» era la lode vespertina a Colui che è «luce senza tramonto».
Possiamo tirare delle piccole conclusioni nel dire che queste preghiere le «Lodi mattutine» e i «Vespri» della sera, furono dunque gli elementi più antichi della «liturgia oraria».
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Per il prossimo appuntamento faremo un piccolo viaggio di come le prime sono state le prime forme di organizzazioni tra il (IV- VI secolo). tra la costruzione di cattedrali e tra le liturgie dei monaci.
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