Consigliare i dubbiosi.

UNA GRANDE MISSIONE…

     La pace e la gioia sia con tutti voi nel nome del Signore, ricco di bontà e di misericordia.
   Continuiamo il nostro cammino sulle opere di misericordia spirituale, dopo aver visto quelle corporali.
  “Consigliare i dubbiosi”, questa opera di misericordia sembra se letta così può sembrare, semplice e pratica, dar qualche buon consiglio è tutto sembra risolto, ma non dobbiamo cadere nella vanagloria, non ci dobbiamo metterci al di sopra, la tentazione di essere saggi, di voler elogiare la nostra cultura, tutto bisogna fare con tanta discrezione e umiltà di cuore, specialmente nella gratuità cosi come ci insegna il Vangelo, gratuitamente avete ricevuto è gratuitamente date.
   Ma questa opera, semplice ma molto responsabile, “il mio consiglio potrebbe cambiar la vita al fratello o rovinarla se uso la mia logica, il mio modo di vedere, secondo la mia intelligenza”, se nelle mie parole se non sono accompagnate da spirito di preghiera, sull’esempio del Vangelo, testimoniato dai santi e probabile che sia il mio essere sapiente.
     Se analizziamo alla fonte il dubbio vediamo che il dubbio fa parte della vita, c’è il dubbio filosofico che mi invita ad allenare la mia facoltà conoscitiva ed a continuarmi a interrogarmi. Il dubbio rende l’umano vero. Il dubbio serve alla ricerca della verità.
   Quando ci viene chiesto un dubbio, non bisogna subito dar risposte affettate o immediate, ma saper ascoltare come nasce quel dubbio, il dubbio dell’altro può servire anche a me per sviluppare più attenzione su cosa mi sostiene è quale sarebbe la più giusta per me.
  Dar consiglio, ma lasciare nella libertà, di come io mi comporterei in quel caso ma stando nei suoi panni.
  Il dubbio fa parte anche nell’ambito della fede, quante volte dubbitiamo della potenza del Signore e della sua grazia, non abbiamo abbastanza fede nel credere che lui può guarirci, ci da speranza, salvezza e coraggio nelle sofferenze.
  Consigliare quindi vuole significare, provvedere a qualcuno, prendere dei provvedimenti, preparare qualcosa nella propria mente e riflettere, anche se etimologicamente significa altro cioè preoccuparsi dell’altro, riflettere su cosa può aiutare per la vita dell’altro in quel suo bisogno di dubbio, che possa aiutarlo a superare quella situazione in cui e finito.
    Ma il dubbio può sfociare anche nella disperazione quando si vedere perso con nessun aiuto, la disperazione come sappiamo è mancanza di fiducia prima in se stesso e poi in un aiuto, ecco perchè la responsabilità di complica, la calma, la sicurezza, la fiducia per far riprendere la propria autostima di se, come la fiducia per ricominciare.
      In conclusione, consigliare, per ricominciare ad avere fiducia in se stesso e a non disperarsi, ma fidarsi in Dio, credere nelle proprie capacità per un futuro migliore, veramente è una di carità e di misericordia salvare dalla disperazione e dal buoi per far rivedere la luce in se stessi. 
 
 

Il Signore ti dia pace e gioia!

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