L’apostolo delle genti.

 
Oggi abbiamo fatto festa della conversione di san Paolo, colui che perseguitava i cristiani, cosi dovrebbe essere anche per noi, anzi è cosi ogni qualvolta facciamo un passo anche piccolo verso la conversione, convergere verso Dio, è festa grande per ogni persona convertita all’amore misericordioso del Signore, certo non ci possiamo aspettare una conversione come san Paolo, una brutta caduta, ma ogni volta che cadiamo quelle piccole cadute che a volte ci vengono anche donate per ritornare, convergere sulla buona strada, che dobbiamo essere attenti perchè e momento di grazia, è il momento che possiamo rivolgerci al Padre perchè possiamo tornare a lui con tutto il cuore, con un cuore purificato e libero da ogni insidia umana, quante cadute che facciamo, che neanche sappiamo o non vorremo sapere, ma è importante sapersi rialzarsi e invocare la misericordia del Signore, con la preghiera del fariseo, “Signore Gesù figlio del Dio vivo abbi pietà di me”, è importante avere un pò di umiltà in se stesso per la propria persona, il riconoscersi per quello che si è, sarebbe lunga la lista penso, ma non e un incolparsi delle proprie negligenze o dei propri limiti, un buttarsi giù, ma un sapersi riconoscersi, si può essere anche i migliori, ma a volte non ci si riconosce per quello che si e realmente, Francesco di Assisi questo lo ha fatto, e di continuo si metteva in discussione se non prima faceva lui stesso esperienza di perdono, Parola ascoltata, meditata, vissuta e poi annunciata come testimone vivente, è ciò che ha fatto san Paolo e tutti i santi che hanno creduto nell’amore del Padre e nell’opera della Parola di Salvezza. Che il Signore ci conceda il dono delle lacrime e la conversione del cuore ad ogni forma di schiavitù che abbiamo e che amiamo specialmente e difficilmente ci vogliamo distaccarci da essi. Pace e gioia! 
 
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