GESU’ CI PARLA CUORE A CUORE.

GESU’ SI ESORTA AD AMARLO E STARE CON LUI.

     In questa “Quinta settimana di Pasqua”, le letture della Parola di Dio sono molto interessanti, sembrano che ci parlano a cuore aperto, sembrano un dialogo amoroso di cui vorrebbe che tutti siano nel suo amore insieme al Padre celeste, penso che non stia sforzando il testo dicendo queste cose, ma facendo una lettura primaria e guardando il messaggio che a prima vista ci viene in mente, Gesù che ci invita a stare con lui, a osservare i comandamenti per rimanere sempre in comunione con Lui, ci esorta a non staccarci da Lui, anche nelle difficoltà, a vedere sempre oltre alle logiche umane, ” Chi accoglie i miei comandamenti” (Gv 14,21ss) e li ama accoglie me e ama me e sarà amato da me e dal Padre mio ci dice dal vangelo di Giovanni.
     Gesù è molto concreto in queste parole, schietto e chiaro, non fa giri di parole o allusioni, ma da un messaggio chiaro, profondo e sicuro, “Vi do la mia pace non come quella del mondo” (Gv 14,27ss) , la vera pace ricca di serenità e gioia, non come quella del mondo ipocrita e superficiale, si rassicura che ritornerà, di non avere timore ma di confidare in lui, ci esorta ad aver un atteggiamento sereno.
      “Se mi amate vi rallegrereste perchè vado dal Padre mio” (Gv 14, 27ss) pensiamo che bello, forse parlerà anche di noi, forse dovremo passare un tempo difficile, sofferente, ma stiamo ben sicuri che se abbiamo confidato in Lui e amato, tornerà a darci gioia e consolazione, ancora ci invita a restare con Lui perchè e “la Vera Vite” (Gv 15,1ss), che ci dona la vita, ci nutre, ci consola, non stacchiamoci da questa vite facciamo in modo che siamo dei tralci forti e robustosi, che vogliamo portare molto frutto, e che “il Padre che vede nel segreto” (Mt 6,6), possa potare questi nostri frutti per beneficare tante anime bisognose di salvezza e di consolazione, di vicinanza e affetto, sostegno e conforto, “se rimaniamo in Lui potremo chiedere qualsiasi cosa al Padre” (cfr. Gv 15,1ss), non distacchiamoci da esse che da la vita e la gioia ai nostri giorni, chi non vorrà rimanere in Lui il Padre poterà i frutti e verranno dati alle fiamme.
   Sentiamoci suoi figli amandoci di cuore e saremo felici, ma per vivere completamente come uomini risorti e amanti dell’amato, dobbiamo amare e tenere stretto il comandamento più caro al Signore “Amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi” (Gv 15,12ss), io ho dato l’esempio fatelo anche voi, ci chiama amici, ci farà conoscere il Padre, cosa ci potrebbe dare di più se non la sua vita per noi, e rimanere in noi tutti i giorni della vita attraverso il suo morire per noi e stare con noi attraverso l’Eucarestia, pane di vita eterna, “Chi mangia di questo pane vivrà in eterno”(cfr. Gv 6,58), e io e il Padre saremo una cosa sola insieme a coloro che ci amano, attraverso  l’Eucarestia dono di grazia troveremo e attingeremo la fortezza e il coraggio di mare e di perdonare, non temiamo se veniamo tribolati e percossi a causa del vangelo, Gesù e stato prima di noi ad essere odiato perchè il mondo ama le cose del mondo che vanno in rovina, si estinguono, ma se noi siamo di Cristo vivremo di vita eterna, quello che importa è che le sofferenze siano veramente per il Vangelo, cioè per amore del Signore.
     Come possiamo concludere se non nel miglior modo che ci promette Gesù nella “Sesta domenica di Pasqua” amatemi “Voi siete miei amici, se farete ciò che vi comando … amatevi gli uni gli altri” (Gv 15,9ss) di amore vero, genuino e sincero, chi mi ama sarà amato dal Padre mio e anch’io lo amerò e mi manifesterò a lui. Amen.    

Il Signore ti dia pace e gioia!

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