I frutti della Redenzione

L’opera del redentore

La Redenzione di Cristo per gli uomini e i suoi frutti.

L'uomo redento vive dei frutti per la vita eterna, 
la sua vita è una vita vissuta nella grazia del Signore, morto è risorto per noi,
i frutti della grazia scaturiscono dal sacrificio della Croce,
quella morte che ha dato vita per l'eternità,
l'Eucarestia questo pegno per la vita eterna preparata per noi.

Dall’Albero si riconosceranno i frutti e daranno gioia e letizia.

I frutti della grazia, questi dono colmi di Spirito Santo, pegno di amore e di Eternità,

Efesini 1,7 Redenzione e perdono

L’amore di Dio per noi non è in alcun modo frutto del nostro cammino, come se potessimo in qualche maniera meritarlo, anche minimamente. Piuttosto, la grazia di Dio per noi è totalmente per merito di Gesù Cristo. Ogni buon dono viene da Dio e lo riceviamo per mezzo della sua grazia.

Se andiamo a prendere la definizione di redento, troviamo scritto: riscattato da una condizione di schiavitù o di asservimento politico, nel ambito religioso cristiano invece troviamo scritto, quasi similmente: l’umanità redenta, il genere umano riscattato dal peccato originale grazie al sacrificio sulla croce di Gesù Cristo. Quindi in ambito religioso è la liberazione dal peccato, quindi siamo ricondotti alla stato di grazia originale, ma l’uomo nella sua fragilità e passionalità perde ogni qualvolta questa grazia dell’inizio, ma grazie a questo sacrificio attraverso il sacramento della riconciliazione e del perdono riacquista questa grazia.

Se andiamo a leggere anche nel dizionario teologico il termine redenzione troveremo molte citazioni bibliche che ci riportano all’essenzialità del significato:
Si chiama così l'azione di Dio che ci libera dalla schiavitù del peccato e del male. La liberazione dall'oppressione d'Egitto era il caso paradigmatico nell'AT che indicava l'azione divina redentrice (Es 15,1􀀎21; Dt 7,8; 13,5; 24,18). La liberazione dall'esilio babilonese rivelò anch'essa la fedeltà amorosa di Dio come redentore (Is 41,14; 43,14; 44,24; 54,8). Mediante la sua morte e risurrezione (Mc 10,45; Rm 4,25; Ef 1,7; 1 Pt 1,18􀀎21), Cristo ci ha liberati dal potere del peccato e del male (Col 1,13􀀎14) con una redenzione che ci viene applicata mediante la fede (Rm 3,24􀀎30) e che avrà la sua pienezza nella risurrezione futura (Rm 8,23; Ef 4,30). A partire dal NT, la redenzione è stata intesa non solo come una liberazione dall'oppressione (1 Cor 15,20􀀎28.54.56􀀎57), ma anche come una purificazione dalla colpa (1 Cor 6,11; Ef 5,25􀀎26; Eb 2,17􀀎18) e come un amore che trasforma uso effettivo, è sinonimo di « Salvatore ».

A conclusione di questo interessante e lungo articolo, come possiamo chiudere, se non ringraziando, amando, lodando, benedicendo, il Padre per questo suo grande Amore per noi sue creature. Il dono supremo di averci riscattato dalla morte con la resurrezione di Cristo dovrebbe essere questo il nostro vivere, La Redenzione realizzata da Gesù Cristo ha lo scopo di salvare la finalità della Creazione, messa in pericolo dal peccato, e col non aver mai fatto la sua volontà umana, ma sempre Quella del Padre o Volontà Divina, espiare con tante pene le colpe degli uomini e riparare la rottura fatta dal peccato.

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Pubblicato da vitaconsacratafrancescan

Simpatico, amante della gioia, innamorato dei santi, disponibile e accogliente