LA FATICA DI SAPER PERDONARE!

IL DIFFICILE COMPITO DI SAPERCI PERDONARE!

   Siamo giunto al penultima opera di misericordia, forse la più difficile, la più impegnativa, la più sofferta, la più complessa, all’apparenza sembra che tutto va bene e finisce bene, ma non sempre e totale rimane sempre qualche traccia ed è perenne, molte cose ci possono offendere e arrecarci dolore, a volte anche una parola ingiuriosa ci può aprire vecchie ferite o frustrazioni. La persona che ci offende spesso sa la nostra parte sensibile di cui non riusciamo a difenderci.
   Ma ci sono anche altre forme, sottili di offendere, come l’ignorarsi, non prestare attenzione, chi sparla, chi ci insulta, chi ci ridicolizza davanti agli altri, chi ci disgusta, vedete ci sono anche atteggiamenti che ci turbano.
     La sesta opera ci insegna è ci invita a non mettere in conto una colpa , rinunciare a rivendicare una riparazione.
   Quante volte Gesù ci invita è ci esorta a perdonarci a vicenda, nel Padre Nostro, come perdonerete di cuore cosi il Padre vostro vi perdonerà di cuore, non dico fino a sette volte ma settantasette volte sette, su Pietro che perdona il fratello, gli esecutori che hanno crocifisso Gesù, i due ladroni, invece noi con una parola ingiuriosa non guardiamo il fratello per giorni o proviamo rancore, facciamo difficoltà a mettere in pratica il Vangelo, magari a modo nostro. 
    In tanti vorrebbero perdonare, ma che interiormente sono ancora pieni di rancore, a volte è anche la superbia e l’orgoglio che non permettono, ci sono quattro fasi per arrivare al perdono puro e libero, il primo di esse è di non scusare in fretta l’accaduto ma vivere ancora in quel dolore è mi interrogo su di esso. nel secondo momento devo ammettere che mi sono arrabbiato, ho provato rabbia, la rabbia è colei che mi da forza a buttare fuori chi mi ha ferito, questa rabbia diventa forza per andare avanti e non chiudermi in se stesso, nel terzo passo posso guardare obbiettivamente cosa sia successo durante l’offesa, perchè sia successo tra l’offesa e l’offensore e me stesso. Il quarto passo è un agire attivamente, ecco il perdono vero e proprio, mi libero dal potere dell’altro che mi ha offeso e mi libero dell’energia negativa che risiede ancora dentro di me, se non riesco ancora a fare questo passo è probabile che sono ancora legato all’altro, non bisogna perdonarci solamente a denti stretti, ma volentieri, cioè sull’esempio di Gesù, di tutto cuore e gratuitamente. 
    A volte viviamo una vita intera con rancore e scrupolo di non saper perdonare, non riuscirci, non essere perdonati, sono tutte sofferenze che ci portiamo indietro.
    Se riusciamo a perdonare l’altro, è solamente perchè ci siamo perdonati se stessi. Così il perdono di chi ci ha offeso è e diventa un atto di misericordia verso di lui e di se stesso.  

Il Signore ti dia pace e gioia!

/ 5
Grazie per aver votato!