La strada per la vita eterna

     In questi giorno il Signore attraverso la sua Parola ci vuole portare ad un livello alto di vita, ci invita a non abbassarci nelle nostre pochezze, ma a guardare in alto è lo fa parlando di quello che fanno sia i farisei che gli scribi, denunciandoli terribilmente per ciò che insegnano ma non praticano, solo per farsi chiamare “maestri”, ma sappiamo bene che uno solo è il Maestro il Signore, voi siete tutti fratelli ci ricorda Gesù nei Vangeli. 

Chi era questa classe politica-religiosa di cui Gesù è stato molto duro con essi, non è mai stato cosi duro come come questo. Diciamo subito che i farisei erano molto ammirati dal popolo per la loro “perfezione” nell’osservare la Legge. Passando agli scribi diciamo che sono “specialisti” nella teoria dello studio della Bibbia e nella spiegazione dei precetti della Legge. Si facevano chiamare «rabbi», cioè maestri.

Nei Vangeli troviamo  molti i passi in cui Gesù si scontra anche duramente con gli scribi e i farisei, visti proprio come dei rappresentanti di una religiosità legalistica e ipocrita (cf. Mt 23,1-38: più brevemente Mc 12,38-40 e Lc 20,45-47). Abbiamo capito che gli scribi erano una classe di uomini molto esperti in tutto ciò che riguardava la trasmissione dei testi e delle tradizioni religiose di Israele. Questa era la denuncia più proclamata dal Signore verso questa classe:

“Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che chiudete il regno dei cieli davanti agli uomini; perché così voi non vi entrate, e non lasciate entrare nemmeno quelli che vogliono entrarci” (Matteo 23, 13).

La definizione che ci da la “Catholic Encyclopedia”  ci offre questa spiegazione:

Setta o fazione politico-religiosa tra gli aderenti al tardo ebraismo che nacque come classe verso il III secolo a.C. Dopo l’esilio, la forma di governo monarchica di Israele era diventata una cosa del passato, e al suo posto gli ebrei avevano creato una comunità che era metà Stato e metà Chiesa. Un crescente senso di superiorità nei confronti delle nazioni pagane e idolatre che li circondavano divenne una delle principali caratteristiche dei farisei. Veniva insegnato loro insistentemente a distinguersi dai propri vicini.

Chi erano quindi questi farisei? E cosa significa il loro nome? “Separati”, “chiarificatori”, “spiegatori”. Ma le interpretazioni di vari studiosi non sono riuscite a sciogliere l’interrogativo sul vero significato del termine . «Fariseo vuole significare colui che è “separato”; Se vediamo in altri termini, fondamentalmente, significa ciò che separa il fariseo è il peccato, o la disobbedienza alla Legge di Mosè e le sue autorevoli tradizioni successive». L’origine del nome rimane oscura come si diceva prima e da ciò dipende la molteplicità dei tentativi di spiegazione; sicuramente il termine ha potuto assumere secondo gli studi significati diversi nelle varie epoche:

Alcuni esempi:

• separazione dei “pii” dai giudei non troppo scrupolosi nell’osservanza della Legge di Dio;
• separazione dai pagani (cfr. Esd 6,21);
• separazione dagli israeliti troppo disposti a scendere a patti con l’ellenismo del II secolo a.C..

Questa piccola introduzione generale fa capire perchè Gesù era molto severo con queste classi sociali, politiche, religiose, abbiamo visto in questi giorni come Gesù ci vuole portare ad un livello molto più alto della semplice purificazione esteriore, Gesù ci vuole portare alla santificazione come Lui è santo, non ci dobbiamo fermare all’esteriore anzi dobbiamo superare questa preoccupazione mondana, di essere perfetti, cioè perfetti si ma secondo la volontà di Dio no secondo la mia logica, certo è molto fine la differenza, e facile cadere in queste lusinghe.

Gesù ci vuole portare alla purificazione dell’anima, non interessa quale pratica si faccia, ma che la si faccia con una motivazione che parte dall’interno ad arrivare all’esterno e testimoniandolo nello stile di vita, per quello che si è e non per quello che si vuole far sembrare che si è.

Ringraziamo il Signore che lungo il percorso della vita ci ricorda tutto ciò, ci indica l’essenzialità del vivere e non le formule o le nozioni, le regole ci sono ma per vivere in armonia e nella libertà.

Preghiamo il Signore che ci conceda il dono delle lacrime, della compunzione che ci faccia comprendere quale sia la vera strada da percorrere per il Regno dei cieli.

Il Signore ci benedica e ci custodisca nel suo amore. Amen.