L’idolatria che mi illude!!!

L’idolatria è sempre un argomento vivo, fin dalle origini ha fatto deviare l’uomo dove voleva e a chi voleva per mezzo della sua insicurezza.

Iniziamo a dire che il primo idolo siamo noi stessi e della nostra stessa pretesa di essere perfetti, ma ci arriveremo cammin scrivendo.

Chi di noi non ha un idolo, specialmente in età adolescente non ha avuto un idolo, un cantante, un gruppo, una star, oggi va di moda gli influencers, i personaggi pubblici, specialmente sui social, che poi nella crescita si cambia, gli rimane un bel ricordo della sua adolescenza, cosa bella, ma il pericolo è quando questi sostituiscono il vero obbiettivo, cioè adorarli e contemplarli come veri dei, lì permetto di far della mia vita ciò che vogliono, perchè mi fanno sentire amato, felice, un eroe, ma devo pensare che è solo momentaneo o per interessi, l’idolo non deve essere la mia vita, potrebbe essere il mio modello di vita, ma alla fine devo essere sempre me stesso, capire che la felicità proviene solamente da un qualcosa che è al di sopra del mio idolo.

L’idolatria è proprio questo, questa forma di costruirsi un idolo e adorarlo per quello che è, perchè mi ci ritrovo in essi, mi da ragione, faccio quello che voglio, non mi rimprovera mai, mi da coraggio nelle proprio,  senza capire che quel idolo fatto non è altro fantasia del mio ego, del mio io, io adoro ciò che mi sono costruito perchè è lì tutta la mia vita, la mia esistenza è la mia finalità, è ciò che desidero veramente,

è il frutto di me stesso che mi raffiguro in quel oggetto o altro.

Nella Bibbia tanti sono i simboli dell’idolatria, specialmente nell’Antico Testamento, si costruivano un idolo, il vitello d’oro ed in essi ponevano tutta la loro fiducia, come poteva salvare un pezzo di oro fuso? Simbolo del potere, del successo, della superbia e dell’orgoglio di aver eletto una statua loro re. Qui i profeti, i discepoli, l’apostolo Paolo hanno dovuto lavorare tanto. I santi si devono venerarli perchè attraverso di loro, la loro intercessione avvengono miracoli, ma non adorarli come dei, l’unico da adorare e contemplarlo è Dio Padre perchè in Lui è nato tutto e sussiste tutto.

Spesso l’idolatria e paragonata al “deserto”, dove non c’è il niente, dove l’unica sicurezza si è se stessi, è lì che si manifesta l’uomo che confida in Dio, nella solitudine, nell’abbandono, non ha sicurezza, non ha aiuto, Gesù ha sperimentato tutta la sua umanità ma non si e fatto corrompere dalle vane tentazioni, ha confidato nel vero Dio il cui poteva salvarlo.

In tante religioni l’idolatria viene condannata, perchè separa, anzi sostituisce il vero culto a cui si dedica o si ispira quella classe o popolo perchè viola la legge di cui devono professare o vivere. Ecco perchè bisogna avere una visione sempre ampia anche in altre culture e ceti religiosi.

Nella religione cattolica, Dio ci da un comandamento chiaro:

Non avrai altro Dio al di fuori di me”,

 quante volte ci perdiamo in questo, la paura di non fidarci di Lui, del suo intervento, dell’attesa che ci fa attendere, del suo silenzio, a volte sembra viceversa, ci sentiamo soli, ma dove sei, fatti trovare, perchè non rispondi, è nel fra tempo ci creiamo i nostri idoli, le nostre logiche, ci facciamo ingannare dal potere, dal successo, dalla nostra bravura, dai soldi, dall’essere qualcuno, un ruolo, una responsabilità, ma anche dello stesso Dio a volte lo vediamo come un idolo è non come il Creatore, l’Onnipotente, il Padre misericordioso. Ma questo le parleremmo nel prossimo blog.

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Pubblicato da vitaconsacratafrancescan

Simpatico, amante della gioia, innamorato dei santi, disponibile e accogliente