Maria donna dell’umiltà

Cenacolo Mariano
 III° Incontro 
 “Vita di unione con Maria donna dell’umiltà” 
fr. Luciano
 Cosa vogliamo intendere con questo titolo? Cosa intendiamo noi per umiltà? Se non essere poveri interiormente, accettando e sottomettendoci alla volontà di Dio; E cose la volontà di Dio? Se non il suo progetto per noi? Certo l’umiltà ha radici molto più profonde e teologicamente una vita completamente donata nelle mani di Dio. “E il cosi detto scendere dai gradini, o forse si ha paura di non essere accettato e quindi mi devo far rispettare”? Dio mi ama così come sono, non c’è bisogno di essere il migliore, finché non sradichiamo tutto il nostro essere per noi stessi sarà difficile accettare anche una piccolissima “sfida”, io sono sicuro convinto che per arrivare a gradi mete bisogna partire dal basso, e sono certo che l’umiltà e il trampolino di lancio per la carità perfetta; Tutto questo ci è di esempio la Madre, la nostra Madre Maria in unione con la sua vita e quella del Figlio. Tutta la vita di Maria santissima – se si considera con attenzione – è una dimostrazione chiarissima della sua umiltà. “Tale virtù in lei fu così ineffabile che non può essere adeguatamente esaltata, perché né dagli uomini né dagli angeli fu mai sufficientemente compresa nella sua impenetrabile profondità”. “L’umiltà è fondamento e custode delle virtù”, dice San Bernardo, e con ragione. Senza umiltà, infatti, non vi può essere alcun’altra virtù in un’anima. Anche se essa possiede tutte le virtù, tutte verranno meno se viene meno l’umiltà. Sant’Isacco riassume il suo trattato sull’umiltà in queste cose: “Dall’esilio, dalla povertà e dalla vita solitaria scaturiscono l’umiltà e la purezza di cuore”. Come allora vivere una vita di unione con Maria, se non conosciamo le miserie del nostro essere? Se Maria vive nel profondo della mia anima dove è presente. Avendo allora intimamente compreso questo, non posso restare indifferente. Lo Spirito Santo, che mi ha illuminato la mente, mi spinge pure ad agire in conformità. Se Maria e presente nella mia anima, la mia anima, a sua volta deve tenersi presente in Maria. È una presenza che esige presenza. Consapevolmente. Contraccambiare questo tipo di presenza di Maria in me deve essere un costante anzi continuo nutrirmi di Lei crescendo alla Sua presenza nell’unione intima con Lei. Concludiamo con san Luigi Grignon che dice: << Bada a non credere, o anima mia predestinata, che sia cosa più perfetta andare direttamente a Gesù, direttamente a Dio con l’opera tua e la tua intenzione: “L’opera tua, la tua intenzione, se tu vuoi andarci senza Maria, sarà di poco valore. Se invece ci vai per mezzo di Maria, allora è in te l’opera di Maria e quando fai e pensi sarà molto nobilitato e degno di Dio”>>. 
 Il Signore ti dia pace e gioia!

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