Tu hai parole di vita Eterna

Da chi andremo Signore? Tu hai Parole di vita Eterna.

Tu Hai parole di vita eterna, abbiamo iniziato questa riflessione, ed è vero, noi cerchiamo segni e prodigi, forse ti seguiamo perché fai i miracoli e liberazioni, ma pochi ti seguono realmente, come ad allora anche oggi. Nelle letture di questa settimana sembra che ci vuoi dire fidatevi di me, confidate nel mio amore, nella mia protezione, nelle Mie parole, non cercate altri idoli, non rimanete nella logica degli uomini, allora questa breve scalata delle letture la vorremo leggere in questo modo, pr fare una piccola sintesi.

 Ascoltiamo alcuni brevi passi raccolti durante questa settimana: “Ognuno sia pronto ad ascoltare, lento a parlare e lento all’ira. Infatti l’ira dell’uomo non compie ciò che è giusto davanti a Dio. Perciò liberatevi da ogni impurità e da ogni eccesso di malizia, accogliete con docilità la Parola che è stata piantata in voi e può portarvi alla salvezza (Gc 1,19-27)” .

Nella lettera di Giacomo, ci esorta a camminare nella purezza e nella semplicità all’incontro al Signore, ma pensieri e preoccupazioni e disagi a volte sembrano che ci distorcono dal farlo, non vediamo nessun tipo di conforto.

San Giacomo ci continua ad esortare: “Siate di quelli che mettono in pratica la Parola, e non ascoltatori soltanto, illudendo voi stessi; se uno ascolta la Parola e non la mette in pratica, somiglia a un uomo che guarda il proprio volto allo specchio: appena si è guardato, se ne va, e subito dimentica come era(Gc 1,19-27)” .

E’proprio vero tutto ciò, ci promettiamo e ripromettiamo di essere concrete e pratici nel seguire la Parola del Signore, ma a volte basta poco, forse non la sentiamo nostra l’esortazione, non la riusciamo a incarnare, ci sembra cosi vicina ma molto lontana da noi questa Parola donata a noi.

“Poi Se qualcuno ritiene di essere religioso, ma non frena la lingua e inganna così il suo cuore, la sua religione è vana”.

“Se vuoi osservare i suoi comandamenti, essi ti custodiranno; se hai fiducia in lui, anche tu vivrai. Egli ti ha posto davanti fuoco e acqua: là dove vuoi tendi la tua mano. Davanti agli uomini stanno la vita e la morte, il bene e il male (Sir 15, 15-20”. Come vediamo già nel libro del Siracide, possiamo intravedere una promessa che ci viene fatta, se possiamo dire così, il Signore ci mette dinanzi tutto, poi dipende da noi come e cosa vogliamo agire e costruire, un progettare un qualcosa da poter vivere in comunione con Dio. 

“Considerate perfetta letizia, miei fratelli, quando subite ogni sorta di prove, sapendo che la vostra fede, messa alla prova, produce pazienza. E la pazienza completi l’opera sua in voi, perché siate perfetti e integri, senza mancare di nulla (Gc 1,1-11). Giacomo nella sua lettera ci avverte anche di una cosa essenziale, saper sopportare con pazienza e carità, il premio che ci aspetterà sarà più grande di quello che ci possiamo aspettare, questo dipende da quanta fede, da quando abbiamo creduto nella sua Parola, quanto abbiamo confidato in essa, quando abbiamo sperato in essa è l’abbiamo applicata nella nostra sia preziosa vita che tanta fragile vita.

«Perché questa generazione chiede un segno? In verità io vi dico: a questa generazione non sarà dato alcun segno» (Mc 8,11-13), L’evangelista ci dice attraverso le Parole del Signore una grande verità, per credere vogliamo una prova, un segno, un qualcosa che ci da sicurezza, non basta l’incarnazione e i miracoli, solo gli Apostoli hanno creduto sulla sua parole è lo seguirono, dovremmo fare la stessa cosa anche noi, senza fare troppe domande ne richieste, ma cercare di credere in Colui che sappiamo che c’è la salvezza. 

 “Beato l’uomo che resiste alla tentazione perché, dopo averla superata, riceverà la corona della vita, che il Signore ha promesso a quelli che lo amano. … Ciascuno piuttosto è tentato dalle proprie passioni, che lo attraggono e lo seducono; poi le passioni concepiscono e generano il peccato, e il peccato, una volta commesso, produce la morte (Gc 1,12-18)”.  

In effetti la prova più grande è questa saper accettare la resistenza alle tentazioni, quante volte reagiamo e non lo vorremmo fare, ma e più forte di noi, quante passioni ci tengono schiavi di noi stessi, ciò che possiamo fare specialmente in questo periodo che stiamo per entrare, nel tempo di Quaresima possiamo chiedere al Signore di poterci cambiare, convertire i cuori, attraverso gli strumenti che ci consiglia la chiesa , il digiuno, l’astinenza, la rinuncia, la carità, l’umiltà.

Concludiamo questa prima parte chiedendo proprio allo Spirito Santo che in questo prossimo periodo è il protagonista principale la grazia di ascoltare e meditare le meraviglie della Parola del Signore, per creare in noi una perfetta armonia e vivere dietro di Lui come hanno fatto tanti santi. Amen. 

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Pubblicato da vitaconsacratafrancescan

Simpatico, amante della gioia, innamorato dei santi, disponibile e accogliente