Come cambia il significato del sacrificio a Dio
Sacrificio della lode
Cosa insegnò l’esperienza dell’esilio..
L’esperienza purificatrice dell’esilio insegnò che il vero sacrificio è la conversione del cuore espressa con labbra che lodano il Signore:
«Offri a Dio il sacrificio della lode per adempiere a Dio i tuoi voti… Chi offre il sacrificio di lode, costui mi
«Il mio sacrificio, o Dio, è uno spirito contrito; un cuore contrito ed umiliato, tu non disprezzi, o Dio» ( Sal 51/50, 19).
Il Sacrificio amato dal Signore
Nel contesto di purificazione l’idea che il Signore non gradisce tanto il levarsi dell’incenso, quanto piuttosto il culto della lode con il gesto delle mani levate in alto per la preghiera:
«Stia la mia preghiera come incenso davanti a te, l’elevazione delle mie mani come il sacrificio della sera» (Sal 141/140,2).
Dalla tradizione rabbinica cosa attingiamo.
La tradizione cristiana invece continuò ed elevò questo valore «sacrificale» della preghiera di lode-ringraziamento che raggiungerà l’apice nell’Eucaristia e si dilata a tutte le ore del giorno mediante la preghiera delle Ore. scrive s. Agostino aggiunge: «Nella lode c’è il grido di chi confessa, nel cantico c’è l’affetto di chi ama» (In Ps. 72, 1).
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