LA PREGHIERA, COME OPERA FONDAMENTALE NEL CAMMINO SPIRITUALE.
A volte pensiamo la preghiera come sarebbe un qualcosa di estraneo al nostro ritmo di vita, ma ascoltiamo questo esempio che ci fanno i santi padri, molto semplice e concreto: “Come ti è indispensabile lavorare costantemente per poter vivere, dandoti da fare con la mente e con il corpo con il suo sudore e sacrificio, per ottenere un boccone di pane e un sorso d’acqua, così per il tuo essere interiore, per la edificazione e la serenità dell’anima è indispensabile restare sempre in relazione con Dio, a cuore a cuore, bibblicamente sarebbe il centro dell’essere, affinché il soffio d’immortalità metta le radici nel tuo spirito e lo renda adatto alla vita eterna già da questa vita terrena”.
La relazione con Dio è quella che chiamiamo preghiera: in realtà si tratta di un’azione. Devi perciò riconoscere che solo in virtù di un atto spirituale il tuo spirito viene nutrito e riceve direttamente da Dio le energie per crescere, anche se non lo riusciamo a percepire. Ciò di cui devi essere convinto è che ogni contatto con Dio è preghiera, ma non ogni preghiera è contatto con Dio. Molti infatti pregano senza esservi preparati e senza alcun desiderio di comunicare con Dio e la cosidetta preghiera meccanica, cioè abituale senza capire con chi sto relazionandomi. Ma questa non è preghiera, perché la preghiera è un’opera realizzata in collaborazione tra l’uomo e Dio.
Se la “camera” è quindi il “luogo” messo a parte da Cristo per l’opera della preghiera interiore, ne consegue che per tutto il tempo che vi trascorri devi necessariamente perseverare nell’opera della preghiera; questo significa che devi sempre restare in contatto spirituale con Dio. Cioè avendo la mente con le sue azioni rivolte a dio e ringraziandolo. Al prossimo appuntamento….
Il Signore ti dia pace e gioia!