Concludiamo la figura del padre spirituale.

CONCLUDIAMO LA FIGURA DEL PADRE SPIRITUALE E LA SUA IMPORTANZA PER UN CAMMINO DI FEDE.
In queste settimane abbiamo cercato di sottolineare i punti principali per l’importanza di un cammino spirituale con il proprio direttore spirituale e la sua importante figura, adesso vogliamo concludere in maniere sintetica questo argomento che oggi si fa un pò di fatica a farlo.
La caratteristica principale nel discepolo, figlio/a spirituale, l’abbiamo già detto, è l’obbedienza e un cuore umile e che sappia ascoltare: rinunciare totalmente, anche se occorrono anni, non si pensi che un cammino spirituale si abbiano i frutti nel primo giorno, per riuscire ad avvicinarci a questo obiettivo, alla propria ragione e alle proprie ragioni, in poche parole bisogna abbattere la propria dimora e costruirla con le pietre di Dio. Quella principale del padre spirituale è di configurarsi  a quello che dice Gesù di sé: “imparate da me che sono mite e umile di cuore!”, per aiutare il figlio a vivere quell’obbedienza nella libertà dello spirito, compito molto delicato e difficile a volte, ad ottenere un cuore che sia umile, che non si fondi  sulle proprie qualità, ma  che impari ad innestare le proprie qualità sul dono di Dio, sulla sua Parola e incarnarla giorno dopo giorno.
       Forse la caratteristica che più parla ai cuori oggi è che un padre nello spirito sia un uomo mite, non si stupisca di nulla, non giudichi mai, custodisca la bellezza dei cuori al di là delle apparenze e delle frustrazioni personali e faccia sempre riferimento alla potenza di Dio che suscita la vita, deve far crescere il suo discepolo nello spirito e dare esempio in prima persona come persona spirituale e uomo di Dio.

Un tal tipo di mitezza non si può perseguire come fosse una qualità da ricercare: non è merce che si possa acquistare al mercato, e uno stile di vita che deve esprimersi negli anni seguace del Signore e pieno di fede e un uomo libero dalle proprie passioni.     E’ l’espressione invece, insieme a quella gioia di cui parlavamo sopra, dell’effetto dell’abitazione dello Spirito del Signore in noi. E quando ci è dato di incontrare quella ‘mitezza’ in qualcuno, ci può tornare persino la voglia di diventare santi! Nella nostra tradizione credo sprechiamo troppo tempo per spiegare come si deve agire bene, come si deve evitare il male, ma quasi mai sprechiamo tempo ed energie per far desiderare il Signore, basterebbe anche un semplice atteggiamento quotidiano che rispecchia un atteggiamento che riguarda Gesù, anche semplicemente il suo stile di parlare senza finzioni evangeliche. 
Quando predicava, san Francesco diceva forse delle cose semplici, come ovvie, ma sicuramente faceva desiderare il Signore. E solo un uomo inabitato dal Signore può far desiderare il Signore, chi è innamorato si abbandona all’amato dei suoi desideri. Così è del padre spirituale. Sebbene, in termini concreti, il più delle volte il ministero dei padri spirituali sia consistito nel partecipare ai dolori e alle sofferenze dei cuori, tuttavia proprio in ciò i cuori, sentendosi accolti, venivano consolati.

Il Signore ti dia pace e gioia!

/ 5
Grazie per aver votato!