L’inimicizia, divide l’uomo dal vero amore..

 Dio crea per desiderio del suo amore infinito, l’uomo distrugge per orgoglio di potere.

Il male distrugge ogni tipo di fratellanza.

Percorrendo ancora la strada del brano di san Paolo ai Galati sui desideri della carne, siamo giunti all’inimicizia, sia la gelosia, che l’invidia, la prepotenza, la mancanza propria della carità, porta a questa inimicizia, a questa divisione, come l’episodio di Caino e Abele, dopo l’uccisione, perchè era geloso, «Caino preferì l’istinto, preferì cucinare dentro di sé questo sentimento di gelosia, ingrandirlo, lasciarlo crescere», il non avere la libertà e la gratuità del bene, perchè tutto deve girare intorno a lui ed ecco che è capace di mettersi anche al di sopra di Dio, non esiste più il fratello ma unicamente me stesso, la mancanza di umiltà e di carità fa dividere l’uomo e nasce l’inimicizia.

Dov’è tuo fratello? Mica sono il custode? Tu devi esserlo, perchè e sangue del tuo sangue!

Purtroppo il male dell’uomo e proprio questo, quando la sua vita non è nutrita da Dio, dalla sua Parola, dalla preghiera, ma tutto gli tocca per dovere, perciò succedono divisioni e guerre, quando penso che conquistare il mondo sia solo questione di superiorità e di intelligenza umana. Come siamo poveri.

Da una omelia di Papa Francesco spiega cosi l’inimicizia, si inizia da piccole cose: “La risposta di Caino “è ironica”: “Non so: sono forse io il custode di mio fratello?”. “Sì, tu sei il custode di tuo fratello”. E il Signore dice: “La voce del sangue di tuo fratello grida a me dal suolo”. Ognuno di noi può dire di non aver mai ucciso nessuno:  ma se tu hai un sentimento cattivo verso tuo fratello, lo hai ucciso; se tu insulti tuo fratello, lo hai ucciso nel tuo cuore. L’uccisione è un processo che incomincia dal piccolo». 

Quando si cerca di correggere il fratello, ma senza ferirlo perchè potrebbe essere più o meno bravo di me, senza nessun risentimento di cattiveria o malizia, io ho guadagnato il fratello se mi ascolta, se non mi ascolta lo affido al Signore, questo è il vero modo di creare amicizia e non inimicizia.

A volte mi interessa più il sentirmi a posto che amare il fratello che cerca di aiutarmi, ma sono chiuso nel mio orgoglio.

Concludiamo questo argomento, anche se potrebbe essere ancora più lungo il discorso, sul vero senso di amare il fratello ed insieme costruire un mondo ricco di serenità e di pace, lo concludiamo con il quinto comandamento, secondo come se lo descrive il catechsmo della chiesa cattolica al numero 2259:                                                                                             “ La Scrittura, nel racconto dell’uccisione di Abele da parte del fratello Caino, 169 rivela, fin dagli inizi della storia umana, la presenza nell’uomo della collera e della cupidigia, conseguenze del peccato originale. L’uomo è diventato il nemico del suo simile. Dio dichiara la scelleratezza di questo fratricidio: « Che hai fatto? La voce del sangue di tuo fratello grida a me dal suolo! Ora sii maledetto lungi da quel suolo che per opera della tua mano ha bevuto il sangue di tuo fratello » (Gn 4,10-11). 

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Pubblicato da vitaconsacratafrancescan

Simpatico, amante della gioia, innamorato dei santi, disponibile e accogliente