Cosa ci si aspetta da questo 2022

Un anno di ripresa o di delusione?

Il 2022 bisogna dirlo che non sia iniziato benissimo, inutile girarci intorno, la maggior parte neanche i propositi non volevano programmati, ma nonostante la pandemia non ci scoraggia a farli, una volta si amava farli a lungo termine, magari nei giorni nostri lo si fa a breve termine, qualcuno giorno per giorno, ma il periodo che viviamo in nessun modo si deve intimorire a farlo, anzi farli in maniera più concreti e realizzabili.  

Con questi propositi allora cosa possiamo trarre di buono, se si può così dire in questa drammatica pandemia, in tanti come sappiamo hanno perso il lavoro, i propri cari, gli affetti, gli abbracci, purtroppo non possiamo nasconderci da questa realtà, triste, anche se per la maggior parte ugualmente non rinuncia ad abbracci e varie, l’istinto dell’affetto, dell’amore e forte e si fa fatica a resistere, e chi resiste ne soffre. 

La preghiera ci rende forti nelle avversità”

potremmo dilungarci e navigare in tante parole e riflessioni, profondi e non, ma andiamo al sodo, potremo dire che prima di questa pandemia ci sembrava tutto scontato, tutto normale, tutto dovuto, non è che ci mancavano i problemi ma si vivevano forse diversamente, magari la vita non era cosi amata come in questi tempi, cosa vogliamo dire con questo, ora possiamo capire quando vale una vita sia la propria che altrui, in altre parole abbiamo paura che questa pandemia perdiamo la nostra vita, questa è la verità.

Quante volte abbiamo dato per scontato tante cose, quante superficialità, spensieratezze, ma una volta che questa pandemia ci ha frenati su questo abbiamo iniziato a riflettere, ad apprezzare, ad amare, a concretizzare, ad rafforzare, dalle cose più semplici alle cose più elevate, stiamo comprendendo il valore di ogni minima cosa, perché capiamo l’importanza di essa. Sia nel rapporto con la spiritualità, con le amicizie, in famiglia, come l’isolamento, la quarantena e i ricoveri, eravamo allo sbaraglio, ma ancora oggi specie tra i giovani c’è ne ancora, forse l’età non fa comprendere ancora il valore di essa, e per questo quando ci sono i vari divieti c’è rabbia e rancore, come lì comprendo, ma meglio rinunciare ad un aperitivo oggi che per lunghi tempi, non voglio andare oltre a ciò.

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Concludiamo questa lunga chiacchierata, se c’è una cosa buona che potremmo prendere da questi tempi è proprio il valore delle cose che abbiamo, pensiamo a quanti popoli neanche la prima dose non è arrivata ad esempio, o che non possono permettersela, non vorrei creare discussioni ci mancherebbe, in pratica non diamo nulla per scontato, ringraziamo il Signore per quanto ci dona nel bene e nel non bene, per quello che desideriamo o non desideriamo, ringraziamo ugualmente, con coraggio, con umiltà, sforzandosi anche se istintivamente ci viene da pensare al male in un certo modo, umanamente e normalissimo, chi ringrazia la sofferenza, anche se i santi ci danno testimonianza di tale cose, ma il cammino e lungo.  

Invochiamo la presenza dello Spirito santo che ci dia tale forza per chiedere al Signore la grazia di saper affrontare le difficoltà con la sua forza e con la sua intercessione, attraverso sua Madre la Vergine bella, la Vergine Umile, la Madre che tutto ascolta e tutto dona. San Francesco di Assisi ci ha dato un esempio vivo imitiamolo. Amen.

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Pubblicato da vitaconsacratafrancescan

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